"La Costituzione deve essere considerata, non come una legge morta, deve essere considerata, ed è, come un programma politico.
La Costituzione contiene in sé un programma politico concordato, diventato legge, che è obbligo realizzare".
Piero Calamandrei

mercoledì 30 novembre 2011

Compro oro..e pago in contanti..


Negli ultimi mesi abbiamo assistito al boom di aperture dei cosiddetti “compro oro”, un fenomeno in forte espansione che è strettamente legato alla crisi economica.
I negozi di “compro oro”  negli ultimi due anni in Italia sono quadruplicati, se ne contano più di 20.000 in Italia con un giro di almeno 3 miliardi di euro all’anno, mentre in Emilia Romagna l’incremento registrato tra il 2009 e il 2011 è del 25%, la sola Bologna ne conta almeno 40.
In perfetta sintonia con la risoluzione proposta dall’ Italia dei Valori e approvata all’unanimità lo scorso 26 ottobre in sede di Consiglio Regionale, il Consiglio di Circoscrizione San Vitale del Comune di Bologna ha approvato, mercoledì 23 novembre, con 18 voti favorevoli su 18 ed il plauso dell’intero Consiglio, l’O. d. G. n. 43 sulle misure relative ai cosiddetti negozi “compro oro” presentato e discusso dal Consigliere Idv Antonello De Oto.
Nel nostro Paese, il mercato dell’oro è stato liberalizzato nel 2000, con la legge numero 7 del 17 gennaio che ha abolito l’Iva sull’oro da investimento.
Al privato che volesse vendere oggetti preziosi, è sufficiente esibire un documento d’identità, senza alcun tipo di certificazione sulla provenienza materiale di quella merce. E’ qui che subentra evidentemente il pericolo di riciclaggio perché l’operazione non viene certificata in alcun modo.
Come dimostrato più volte dall’azione di controllo e repressione della Guardia di Finanza, il reato di ricettazione è sempre dietro l’angolo essendo il sistema più rapido per la monetizzazione della refurtiva.
Inoltre secondo la relativa norma dettata dal Testo Unico sulla Pubblica Sicurezza,  al successivo acquisto dell’oggetto prezioso non è obbligatorio il rilascio di alcuna ricevuta.
L’ O. d. G. approvato ieri impegna il Quartiere San Vitale a promuovere attività di monitoraggio che consentano di censire i punti vendita operanti nel territorio, collaborando anche con tutti i soggetti istituzionali e le associazioni di categoria.
“Ancora una volta l’Italia dei Valori si pone a difesa della legalità, il fenomeno dei “compro oro” è divenuto un fenomeno in potente espansione, in questo particolare momento di crisi difendere i consumatori e vigilare su questo tipo di attività commerciali, riducendo il potenziale fenomeno del riciclaggio, è una prerogativa non rimandabile. E’ perciò necessario un costante controllo di questo tipo di commercio, tramite un serio monitoraggio delle attività in oggetto, collaborando a tal fine con le principali istituzioni, le Forze dell’Ordine e le varie associazione di categoria ” è quanto afferma il Consigliere Prof. De Oto, Coordinatore del Tavolo tematico sulla legalità e della Commissione Commercio e attività produttive in San Vitale.
L’attività dei “compro oro” sono potenzialmente soggette ad infiltrazioni da parte delle associazioni mafiose che utilizzerebbero così tali attività per riciclare proventi illeciti, favorendo il radicamento e l’infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali nel tessuto emiliano-romagnolo.

mercoledì 23 novembre 2011

"A me il treno notte serve perchè:"



Firma la petizione: "A me il treno notte serve perchè:"


http://www.petizionionline.it/petizione/a-me-il-treno-notte-serve-perche/5625


L'intero meridione sta subendo un indegno trattamento a causa della soppressione indiscriminata di tutti i collegamenti notturni da e per la Sicilia da parte di Trenitalia s.p.a.

Vi chiedo a questo punto di collaborare per dimostrare che se in passato abbiamo taciuto adesso non siamo più disposti a farlo.

Il 30 percento della popolazione meridionale è costantemente in viaggio per motivi di studio e lavoro e,a costo di pagare fior di quattrini, trae grande beneficio dalla presenza dei treni notte tanto criticati quanto utili.
Per non dimenticare gli anziani che hanno necessità di viaggiare, spesso senza possibilità di essere presi ed accompagnati da nessuno presso i grandi aeroporti. Come viaggeranno?Come potrebbero affrontare un viaggio durante il giorno pieno di cambi treno e variabili come quello di dover cercare la coincidenza rischiando di perderla tra le varie stazioni d'Italia?
Chi ci sta tutelando?Non lo farà mai nessuno se non ci facciamo sentire.

L'idea è quella di raccogliere più firme possibili che sottoscrivano la volontà di ripristinare il servizio e restituire il lavoro a tutti coloro che ingiustamente l'hanno perso perchè ritenuti svolgere un servizio superfluo.
Se il servizio è superfluo vuol dire che tutti noi siamo ritenuti dei soggetti superflui perchè a noi questo treno serve e a nessuno frega niente.

L'obiettivo minimo è 5000 firme, poi invieremo tutto ai piani alti di Trenitalia perchè ci diano delle risposte. Se non arrivano le risposte parleremo con i giornali. Ma da soli non possiamo fare niente. Abbiamo bisogno che ognuno di voi senta l'indignazione che sentiamo noi, la rabbia che sentiamo noi.

Ognuno di noi ha dei motivi per farsi sentire. 
Per una volta, facciamolo senza farci trattare come dei numeri.

mercoledì 16 novembre 2011

Monti si' Monti no, la terra dei cachi.


Un governo di matrice settentrionale composto da militari, accademici e tanti cattolici per un totale di 17 ministri.

Allo sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera (e Berlusconi se la ghigna) Amministratore Delegato di Banca Intesa e Intesa Sanpaolo.
Alla Difesa si passa da La Russa a Di Paola, Presidente del Comitato Militare della Nato.
All’Istruzione, Università e Ricerca dalla Gelmini a Profumo (no, non quello della buonuscita di 40 milioni di Euro)
Ai Beni Culturali Ornaghi, Rettore della Cattolica di Milano.

Come dire, al Governo per “l’hobby”.

Ad ogni modo siam passati da dei governati provenienti da un circo, nani, ballerine, barzellettieri, escort e chi più ne ha più ne metta, ad un Governo apparentemente “serio” che sembra preferire i buoni salotti ai bunga bunga di Silvio (dovevo citarlo per forza, giusto per riconoscenza).

Ricordiamoci che questo è un Governo di emergenza e tale deve restare, non è un Governo democratico e con Generali, Banchieri e Rettori di Università private non rappresenta certo quell’Italia che noi vorremmo vedere.

E’ un Governo che puzza di vecchia Dc, non eletto e quindi “di emergenza”.
Un emergenza che non deve durare fino al 2013.
Poche cose da fare e poi si torna a votare, nel minor tempo possibile.
Riforme economiche e legge elettorale, niente miracoli da risolvere con super-poteri.

Oggi, oltre al nuovo Governo, ci arriva dalla Cassazione la notizia che Scilipoti (si, proprio quello) dovrà risarcire 200 mila euro all’Ing. Recupero, per non avergli pagato una parcella negli anni ’90, come dire la ruota gira per tutti.

Intanto Bersani si scatena, "Subito riforma elettorale e tagli alla politica”.
Un motivo in più per sperare ma ricordiamoci quel voto contrario risalente al 21 settembre 2010 sull’abolizione dei vitalizi parlamentari ed ex parlamentari.

Ab actu ad posse valet illatio.

Auguri!


giovedì 10 novembre 2011

Da Tremonti a Monti, dallo zio al nipote, chissà cosa penserebbe Gaber.



“Secondo me un italiano quando incontra uno che la pensa come lui fa un partito. In due è già maggioranza”.

Chissà cosa penserebbe Gaber se sapesse che abbiamo due Presidenti del Consiglio, uno che dice di dimettersi, l’altro che da un giorno all’altro si ritrova Senatore a vita e Primo Ministro in pectore.

Monti Premier appoggiato dal Terzo Polo, dal Pd e dal Pdl e come da condizione posta si arriva al 2013.

Enrico Letta (Pd) al posto dello zio, giusto per far restare tutto in famiglia. (vedi)

Vendola, Di Pietro e Bossi "föra da i ball".

E’ questo lo scenario più probabile che ci viene configurato e come sempre tutti d’accordo.

Nell’impossibilità di andare immediatamente alle urne (aspettando sempre le dimissioni) sarebbe giusto e corretto dar vita ad un governo "tecnico", ossia fatto da tecnici non da politici (per chiarezza), che cambi la legge elettorale e che vari le giuste misure economiche.

Dopodichè elezioni a gennaio 2012.

Secondo l'agenzia Agenparl citando fonti parlamentari Monti non si renderebbe disponibile per un governo di breve durata, in pratica vuole arrivare a fine legislatura con il plauso del Pd che fino a ieri chiedeva le elezioni anticipate o al massimo un governo transitorio.

C’è chi dice che non sia giusto, che il possibile governo di Monti sia l’unica strada percorribile. C’è chi dice che non dobbiamo pensare alle elezioni ma dobbiamo pensare al bene del paese stando coesi ed uniti.

Penso che parlare di coesione per fare un governo composto da chi, fino a ieri, si è fatto la guerra in Parlamento e nel Paese, sia quasi un eresia, un nuovo governo-truffa. Ma vi immaginate un governo” tecnico” con Rutelli, Casini, Fini, Bersani, Berlusconi (ah no, lui no), Alfano e bella compagnia? e D'Alema? lo lasciamo fuori? e Dini?

No, io non ci sto. Pseudo garibaldini che si fingono salvatori dell' Italia quando son sempre gli stessi, quando governano da vent’anni e forse più. C’è bisogno di aria nuova, di ridare la parola ai cittadini, di riportare la democrazia in questo paese rischiando anche di dover votare con questa vergognosa legge elettorale.

Chissà cosa penserebbe Gaber se sapesse che l’Italia passi dalle mani di “politici” puttanieri, mafiosi, corrotturi, piduisti alle mani di “banchieri” puttanieri, mafiosi, corrotturi, piduisti. Dov’è la novità?


mercoledì 9 novembre 2011

Presentazione de "La giusta parte"


La giusta parte – Testimoni e storie dell’antimafia.

18 novembre  Sala Feste, Facoltà di Giurisprudenza, Via Zamboni 22 ore 16,00

Ospiti: 
Mario Gelardi: autore e regista di Gomorra, curatore dell’antologia “La giusta parte”.
Pino Maniaci: giornalista antimafia e conduttore del Tg TeleJato.
Antonello De Oto: Coordinatore del Tavolo tematico sulla legalità del Quartiere San Vitale e Consigliere di Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna.
Alessandro Gallo: autore, attore e regista.

Modera:
Salvo Ognibene: Blogger e Consigliere della Facoltà di Giurisprudenza.

Interverranno:
Massimiliano Perna: giornalista e scrittore
Maria Cristina Sarò: scrittrice e operatrice culturale
Ivan Castiglione  leggerà "La Linea" di Cristina Zagaria


La giusta parte - Testimoni e storie dell’antimafia (scheda) è un antologia curata da Mario Gelardi, drammaturgo e regista, autore, tra le altre cose, della trasposizione teatrale di Gomorra di Roberto Saviano, e tra i fondatori di Caracò. Contiene le storie di chi lotta ogni giorno contro la criminalità organizzata, commercianti, testimoni di giustizia, insegnanti, sacerdoti, magistrati, giornalisti, con una dedica particolare a tutti quelli che credono che combattere le mafie sia sempre compito di qualcun altro.

Gli autori di questi racconti sono giornalisti, scrittori, registi, profondi conoscitori di quelle realtà territoriali infestate dai fenomeni mafiosi che fanno del meridione d’Italia un paese segregato. Fra i protagonisti ci sono nomi – come quelli di 
Rosario Livatino, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Pippo Fava – che sono iscritti nella memoria collettiva di una nazione.
Non solo vicende legate a fini tragiche di servitori della giustizia, ma soprattutto la testimonianza di chi quotidianamente porta avanti la propria battaglia contro il crimine.

I diritti d’autore de LA GIUSTA PARTE, saranno destinati all’istituto minorile di NISIDA.


Gli autori de “La giusta parte” sono: Francesca Barra, Alessandro Chetta, Tina Cioffo, Rosario Esposito la Rossa, Daniela De Crescenzo, Corrado De Rosa, Alessando Gallo, Mario Gelardi, Santina Giannone, Marina Indulgenza, Giuseppe Miale di Mauro, Ciro Oliviero, Carmen Pellegrino, Massimiliano Perna, Ciro Oliviero, Luigi Pingitore, Patrizia Rinaldi, Maria Cristina Sarò Nadia Terranova, Cristina Zagaria.


YT: Gomorra a teatro di Mario Gelardi e Roberto Saviano
http://www.youtube.com/watch?v=OQL9fSXAtuo


FQ: La giusta parte, storie dell’antimafia
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/31/la-giusta-parte-storie-dell%E2%80%99antimafia/167515/#.Tq5ySC87_H8.facebook


Caracò editore: http://caraco.it/site/

mercoledì 2 novembre 2011

Siamo tutti partigiani.



Ricordo ancora la prima lezione di Diritto Costituzionale. Mi dissero che nella gerarchia delle fonti la Costituzione è predominante e che le leggi ordinarie devono conformarsi alla nostra legge fondamentale.
Il magistrato è il motore di tutto ciò, deve dare della legge ordinaria un’interpretazione conforme alla nostra carta dei diritti e dei doveri.
Non un invenzione del docente, è il diritto. Niente di più semplice.
La Costituzione è il patto fondamentale dello Stato, le leggi ordinarie sono espressioni delle maggioranze politiche. I giudici giurano sulla carta, la difendono.  


La Costituzione è partigiana e la partigianeria non era e non è né di destra né di sinistra, né repubblicana, né monarchica.
Oggi, nell’ era dell’ evasione della legalità, fare il proprio dovere vuol dire essere partigiani.
Sessant’anni fa contro i fascisti ed i nazisti, oggi contro gli inetti, i politici turisti delle istituzioni e le false rappresentazioni dello Stato.

Ha detto una cosa che io, studente di Giurisprudenza, ho appreso nei primi giorni di lezione.
Riguardo alla pioggia di critiche da parte Cicchitto, Bocchino, Gasparri,  Stracquadanio e bella compagnia è inutile perder tempo, spendo  giusto due parole per invitarli a perdere un paio d’ore in una qualsiasi Facoltà di Giurisprudenza, le lezioni sono aperte a tutti, anche a chi la Costituzione non piace.
Ah, per inciso, si dice che quella italiana è la migliore Costituzione al mondo.
Così giusto per informazione.

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 Abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro... »
Arrigo boldrini