(foto di Chiara Calasanzio)
Ieri pomeriggio, in attesa di avviarmi verso Santa Margherita di Belice per ricevere il riconoscimento "Il Gattopardo della legalità" (qui i dettagli per chi se lo fosse perso) avevo scritto qualche appunto da riprendere poi a voce alta. Chi mi conosce lo sa, non è mia abitudine e non lo è mai stata quella di "preparmi" qualcosa prima di parlare in pubblico. Non l'ho fatto nemmeno per la discussione della tesi di laurea (ed è stato bellissimo (qui), per intenderci.
Si tratta di un riconoscimento importante, soprattutto per me e per tanti motivi.
A due passi da casa, dalla mia Menfi.
In attesa di salire sul palco, allestito per l'occasione in Piazza Matteotti per "L’alba della legalità", ho ascoltato a cuore aperto le testimonianze riportate, e sono state davvero tante (da Salvatore Inguì, al Sindaco Valenti). C'erano anche Ezio Noto e i Disìu (ci rincontriamo al Dedalo il prossimo week end) Poi le parole di Antonella Borsellino, e di chi l'ha circordata per organizzare al meglio quest'evento dedicato alla memoria e all'impegno dei suoi familiari, Giuseppe e Paolo Borsellino (qui)
Il primo a ricevere il riconoscimento a due passi dal palazzo in cui visse Tomasi di Lampedusa è stato Giuseppe Carini, testimone chiave nel processo contro gli assassini di don Pino Puglisi che ha chiuso il suo intervento citando proprio l'ormai beato parroco di Brancaccio: "Cristo è morto per noi quando noi eravamo suoi nemici". Ed è stato bello abbracciarlo.
Poi il turno dell'imprenditore Gianluca Calì e del Professore Toni Giorgi. Tra i due c'è anche un libro a legarli. Intitolato “Io non pago. La stra-ordinaria storia di Gianluca Calì”, è scritto insieme a Francesca Calandra (e che trovate qui).
Tra i "premiati" anche SCORTA CIVICA PALERMO e la sua fondatrice Linda Grasso e il Procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi (con lui e altri illustri relatori abbiamo presentato il mio libro a Palermo lo scorso maggio) che per "motivi singolari" non è riuscito ad essere presente ma che ha fatto sentire la sua voce e che si è impegnato a ritirare il riconoscimento il prima possibile.
Ho stravolto il mio intervento, non ho detto nulla di quello che mi ero "preparato" e forse è giusto così, perchè è difficile rinchiudere le emozioni. E ieri sera ce n'erano davvero tante.
Ho stravolto il mio intervento, non ho detto nulla di quello che mi ero "preparato" e forse è giusto così, perchè è difficile rinchiudere le emozioni. E ieri sera ce n'erano davvero tante.
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